Abbiamo tutti quell’amico che sembra immune dall’accumulare chili, qualunque cosa mangi. Al contrario, alcune persone riscontrano che il loro peso oscilla facilmente. Sebbene la dieta e l’esercizio fisico siano fattori importanti, un nuovo studio suggerisce che i batteri intestinali potrebbero svolgere un ruolo sorprendente in questa equazione.
I ricercatori dell’Università di Copenaghen hanno scoperto che alcuni microbi intestinali sono sorprendentemente efficienti nell’estrarre energia dal cibo che consumiamo. In sostanza, questi batteri “iperefficienti” lasciano meno energia rimanente affinché i nostri corpi possano elaborarla e utilizzarla, portando potenzialmente a più calorie immagazzinate come grasso.
Lo studio ha coinvolto l’analisi sia dei campioni di feci (per misurare l’energia rimanente) sia della composizione del microbioma intestinale dei partecipanti. Hanno scoperto che circa il 40% degli individui studiati avevano microbiomi intestinali che eccellevano nell’estrarre energia dal cibo. È interessante notare che questi stessi individui tendevano a pesare in media circa 20 chili in più rispetto a quelli con batteri intestinali meno efficienti.
“Questa scoperta potrebbe essere la chiave per capire perché alcune persone aumentano di peso più facilmente di altre, anche se le loro abitudini alimentari sono simili”, ha spiegato il dottor Henrik Roager, autore dello studio.
Sfidare il mantra “calorie in entrata, calorie in uscita”.
La scoperta getta una chiave nel tradizionale modello di gestione del peso “calorie in entrata, calorie in uscita”, suggerendo che i nostri ecosistemi intestinali unici influenzano in modo significativo il modo in cui i nostri corpi elaborano e immagazzinano energia. Ciò è in linea con la crescente comprensione scientifica della “bioindividualità”, il concetto secondo cui il corpo di ogni persona risponde in modo univoco alla dieta, allo stile di vita e persino ai fattori ambientali dovuti alle predisposizioni genetiche individuali e alle composizioni del microbioma.
Sebbene affascinante, è importante notare che questo studio non dimostra in modo definitivo una relazione diretta di causa-effetto tra batteri intestinali iperefficienti e aumento di peso. Il dottor Roager riconosce la necessità di ulteriori ricerche per consolidare questa connessione.
Il quadro più ampio: dare priorità alla salute dell’intestino
Indipendentemente dal fatto che questi batteri specifici guidino direttamente l’aumento di peso, il mantenimento di un microbioma intestinale sano è senza dubbio cruciale per il benessere generale. L’esercizio fisico, la dieta e persino i livelli di stress possono influenzare le popolazioni di batteri intestinali.
È interessante notare che l’integrazione con probiotici – batteri vivi benefici – può aiutare a promuovere un ecosistema intestinale equilibrato. Alcuni studi hanno collegato l’uso dei probiotici a cambiamenti positivi nella composizione corporea e agli sforzi di gestione del peso. Tuttavia, è essenziale consultare il proprio medico prima di iniziare qualsiasi nuovo integratore.
Il cibo da asporto
Lo studio evidenzia il ruolo significativo, spesso trascurato, del nostro microbioma intestinale nella regolazione del peso e nella salute generale. Sebbene siano necessarie ulteriori ricerche per individuare meccanismi specifici, questa scoperta sottolinea che gli approcci personalizzati alla nutrizione e allo stile di vita sono probabilmente fondamentali per una gestione del peso efficace e sostenibile per tutti.

























































